
Il Patto della Montagna
Il Patto della Montagna è il primo atto in Europa con cui si stabilisce la parità salariale tra uomo e donna. Avviene nel 1944, durante la seconda guerra mondiale, a Biella, il più antico distretto tessile italiano, quando imprenditori, operai e partigiani si riunirono segretamente per firmare un accordo che di fatto anticipò di molto conquiste che divennero legge a fine anni ’60.

Le montagne non finiscono là
Enrico è un esperto alpinista da sempre alla ricerca della scalata perfetta, della via ideale verso la vetta, anche se a suo dire, lavorando nel caseificio di famiglia, trascorre più tempo a contemplare le forme del formaggio che quelle delle montagne. Arianna è una giovane filmaker appassionata di alpinismo, Paolo una guida alpina che sogna le cime della Patagonia.

Il piacere del vivere scarno
Selina Sella a Rovigno sulle tracce del padre Massimo
Massimo Sella, discendente di una nota famiglia di industriali e banchieri, fu scienziato, musicista e fotografo. Nel 1923 fu nominato direttore dell’Istituto di Biologia Marina di Rovigno, nell’Istria ancora italiana, dove rimase fino al 1943.

Finche’ penso vivo
Marina Garaventa, colpita da grave e complessa infermità, da oltre sette anni è immobile nel suo letto: non può respirare autonomamente, non può parlare. Ma vive, lotta, comunica con il mondo attraverso il computer e gli sms. La circonda il calore di una famiglia originale in cui spicca la personalità di Ottavio, papà di Marina, tenore

Impalpabili regioni dell’etere – in viaggio con Alberto De Agostini
Alberto De Agostini, sacerdote salesiano biellese, andò missionario in Patagonia nel 1910 e divenne celebre come esploratore, alpinista e fotografo, scoprendo territori sconosciuti e riportandone dettagliata documentazione scritta e filmata.

Vittorio Pozzo – quando il calcio parlava italiano
La storia del calcio italiano deve davvero molto a Vittorio Pozzo, un grande allenatore dalla personalità inflessibile e dotato di uno straordinario carisma, il quale ha regalato al suo Paese due campionati mondiali (nel 1934 e nel 1938), due coppe internazionali, un oro olimpico e soprattutto un patrimonio di profonda cultura sportiva.